lunedì 28 luglio 2008

Silvia Bianculli un'efficiente talent scout







Intervista esclusiva realizzata il 28 Luglio 2008 da Ilaria Solazzo a Silvia Bianculli per ‘castzine’.

Silvia Bianculli bella e dal sorriso smagliante è nata a Napoli il 23 Marzo del 1960.
Vive ad Avellino con Vincenzo il suo attuale compagno e si occupa del reclutamento di volti nuovi per lo spettacolo.
Ha esordito giovanissima come imprenditrice nell’azienda del papà, ottenendo con impegno per moltissimi anni un’ intensa carriera nel settore.
Oggi abile manager ed agente teatrale di Barbara Chiappini, si occupa di produzioni teatrali e di organizzazioni di spettacoli di moda.



D. Lei ha iniziato a lavorare come imprenditrice in giovane età, la sua famiglia l’ha incoraggiata?
Le va di raccontarci la sua storia?
R. In realtà non avevo bisogno di grandi incoraggiamenti, mio padre era un imprenditore ed io sin da piccola incuriosita da quella che era la sua attività lo seguivo in tutte le sue trasferte e rimanevo affascinata dal suo carisma e dalla sua attività conversazionale.
Il concetto della produzione, vedere come una materia prima potesse trasformarsi in qualcosa di bello e utile mi entusiasmava, viaggiare con lui non era per me mai noioso ma sempre fonte di arricchimento e crescita. Diventare imprenditrice è stata una logica conseguenza.
D. Qual è stato il momento determinante nel passaggio da imprenditrice ad agente teatrale?
R. Un incontro, quello con il mio compagno Vincenzo, parlare con lui di tutto ciò che apparteneva al Teatro, dai testi agli autori, dai grandi attori del passato a quelli dei giorni nostri, mi rigenerava, la conversazione spiccava di sapori e colori molto accesi.
Inizialmente confrontandomi con lui mi sono resa conto che molte delle mie competenze professionali trovavano applicazione nell'organizzazione del suo lavoro, per questo motivo con la spontaneità che spesso contraddistingue le scelte della mia vita è avvenuto il passaggio.
D. Visitando il suo sito, si avverte il bisogno di marcare una differenza,quasi con discrezione, tra la sua agenzia e le altre. Si evince un io narrante volutamente in disparte, come mai questa scelta?
R. Sono convinta che la scelta delle risorse umane ed in particolare le competenze distintive occorrenti per il mio lavoro, sono l'aspetto critico più importante e delicato, proprio perché nello spettacolo sono il principale fattore produttivo. Per questo motivo ho voluto che nel sito si evidenziasse come la forza della mia agenzia sta nel lavoro di gruppo e non nella singola persona.
D. Cesare Pavese affermava che ogni artista ha una tematica principale che si esplicita in ogni argomento trattato. Lei a livello consapevole, quale si riconosce?
R. Sicuramente la mia tematica principale è l'ottimismo, la voglia di crederci sempre.
D. Lei ha mai assaporato l’amarezza della solitudine forzata?
R. Forzata mai, anzi devo confessarle che spesso l'ho ricercata, stare da sola con me stessa mi ha aiutato a prendere coscienza di me.
D. Come si svolge generalmente la sua giornata?
R. Difficile da raccontarsi, in questa mia nuova attività non esiste una giornata uguale all'altra, ogni giorno ha un sapore diverso, orari diversi ed incontri altrettanto diversi.
C'è solo una cosa alla quale non posso rinunciare al mio risveglio, scendere le scale della mia casa per raggiungere l'appartamento di mia madre, stringerla a me ed assaporare con un abbraccio il profumo del suo corpo che sa di borotalco e bere il suo caffè che forse proprio perché fatto da lei mi da l'energia giusta per affrontare con solarità una nuova giornata.
D. Quali sono le differenze che riscontra tra la vita da imprenditrice e quella da talent scout?
R. Essere stata un'imprenditrice alla quale non si potesse rimproverare nulla, sul piano professionale e sul piano etico, non è stato facile, visto che l'inosservanza delle regole ha presentato spesso per gli imprenditori più spregiudicati un innegabile, anche se vulnerabile, vantaggio competitivo.
E' a questo punto che ho capito che quel mondo che tanto mi era piaciuto in molti degli anni trascorsi si stava allontanando da quelle che erano le mie ideologie.
Per questo, con uno spirito inguaribilmente ottimista ho abbracciato il lavoro di talen scout che sicuramente sul piano emozionale mi offre molte più soddisfazioni.
D. Tra le attrici contemporanee ce n’è qualcuna che predilige? Perché?
R. Giuliana De Sio, perchè sicuramente oltre ad essere una grande artista è una vera professionista di questo settore e soprattutto perché sul piano umano è quella che mi affascina di più. Il mio sogno
poterla produrre in teatro.
D. Un consiglio ad un aspirante artista?
R. Approcciarsi in questo mondo sin da subito come dei professionisti, studiare coltivando il proprio talento, non illudersi sulla propria fisicità, ma attraverso questa trasmettere emozioni.
D. Se potesse scegliere in quale oggetto si trasformerebbe?
R. In una lampada, pensi che per quasi un decennio ho prodotto apparecchi per l'illuminazione, per me la luce significa risveglio.
D. Qual è la domanda più banale a cui avresti voluto rispondere da sempre e nessuno ti ha mai fatto?
R. Credo che non esistano delle domande in assoluto banali alle quali avrei voluto rispondere.
D. A volte la gente di spettacolo dichiara di voler essere diversa da quella che è.
A lei piacerebbe l’idea di potersi reincarnare in un personaggio della storia? Perché?
R. Non ho mai voluto cambiare il mondo e di conseguenza neanche me, attraverso l'osservazione prima e la comprensione poi, posso affermare con assoluta onestà mentale di non voler essere diversa da quella che sono. Grande ammirazione comunque per i personaggi che hanno fatto la storia.
D. Secondo lei è meglio avere a che fare con una persona cattiva o con una stolta?
R. L'ignoranza è il male del mondo, sicuramente mi confronterei meglio con una persona cattiva che con una stolta.
D. Ha un desiderio mai realizzato promesso a se stessa da bambina?
R. Si, quello di avere una fattoria per poter ospitare quelli che per me sono i veri amici dell'uomo, in modo da poter offrire loro aree dedicate e protette.
D. La verità, a suo parere, va sempre cercata, anche quando è scomoda e dolorosa?
R. Assolutamente si, la menzogna è caritatevole, ma non aiuta a crescere.
D. Come ha vissuto gli anni che lentamente l’hanno condotta a trasformarsi da ragazza a donna?
R. Con grande serenità, devo comunque confessarle che solo la trasformazione fisica ha marcato il cambiamento, l'entusiasmo della ragazza è rimasto inalterato.
D. Oggigiorno cosa ostacola le donne nel riscoprire la propria femminilità?
R. La non consapevolezza di se stesse, la poca serenità nel comprendere che il bello della propria femminilità non è nell'apparire ma nell'essere.
D. Sogno ricorrente?
R. Non ho un sogno ricorrente, ma se potessi sceglierne uno vorrei poter sognare di svegliarmi tutte le mattine sotto un portico di una casa in campagna vedendo albeggiare il sole.
D. Progetti futuri?
R. Una grande "teatrale".
D. Un saluto per gli amici di ‘INTERVISTANDO’.
R. Un convincimento personale tutto si può fare anche con il cuore.