sabato 13 settembre 2008

Anna Chiara Gravagnuolo, autrice Rai




Intervista esclusiva realizzata il 13 Settembre 2008 da Ilaria Solazzo ad Anna Chiara Gravagnuolo per ‘castzine’.

Anna Chiara Gravagnuolo bella giornalista ed autrice Rai, laureata in Lingue e Letterature Straniere con una tesi su G. B. Shaw, cavese d’origine risiede a Napoli, pur lavorando spesso su Roma.
Nel 1990 ha condotto rubriche di attualità e moda su emittenti televisive locali:
‘Glamour e Vanity’ su Teleoggi e ‘Moda City’ su Canale 8.
Nel 1991 per la trasmissione radiofonica ‘Oggetti smarriti’ ideata da Antonio Bottiglieri per Radio Due ha intervistato in diretta vari personaggi famosi.
Nel 1993 è stata direttore responsabile del periodico ‘Oltre Magazine’, rivista di
moda, attualità e cultura.
Nel 1995 ha pubblicato il libro ‘La Vanità’, (Ed. Il Sapere), una raccolta di interviste a 19 personaggi famosi tra cui Bevilacqua, Eco, Sgarbi e De Crescenzo.
Nel 1996 è stata ospite come giornalista e scrittrice su canale 5 al ‘Maurizio Costanzo Show’.
Sempre nello stesso anno ha pubblicato un catalogo con testi in occasione della mostra fotografica ‘Les Vanités’ presso l’Istituto Grenoble di Napoli.
Nel 1997 è stata assistente della trasmissione televisiva Furore andata in onda su Rai Due.
Dal 1999 al 2000 è stata consulente ai testi per ben due edizioni del programma di RaiTre “Sfide”, che poi ha ripreso nel 2003 e che ha curato sino al 2007.
Ma è stata ed è consulente ai testi anche di: “Sereno Variabile” per Rai Due;
“Bye bye baby”per Rai due; “Uno mattina Estate” per Rai Uno e per ‘Occhio alla spesa’ sempre per Rai Uno.
Politicamente attiva come ruolo di coordinatrice provinciale per le pari opportunità per il Pdl.
L’11 Agosto 2008 è stata una delle giurate del concorso di bellezza ‘Miss Universo’ svoltosi a Montesano sulla Marcellana in provincia di Salerno.
Il 17 Settembre sarà ospite del reality culturale SKY intitolato ‘Wine Bar’, condotto da Giuseppe Maria Galliano, il tema della puntata sarà “La gelosia”.

D. Come si presenta Anna Chiara ai lettori di “INTERVISTANDO”?
R. Spero simpatica, attiva e piena di voglia di vincere!
D. Giornalista, direttore responsabile di riviste, scrittrice, autrice e conduttrice di programmi radiofonici e televisivi, in quale veste ti senti di più te stessa? A cosa è dovuta questa tua versatilità?
R. Mi riconosco meglio nelle vesti di giornalista, mi piace curiosare e conoscere cose e persone sempre nuove.
D. Che giornalista ti consideri?
R. Intervistatrice, mi piace andare a fondo nelle persone che intervisto sia nel loro aspetto privato che pubblico.
D. Come e perché ha iniziato a scrivere?
R. Da piccola, mi inventavo delle piccole storie, oppure scrivevo diari lunghi sulla mia vita e sulle mie emozioni.
D. Sono stati difficili gli inizi?
R. Si, soprattutto per farsi conoscere e stimare.
D. Scrivere per te è più un lavoro o un divertimento?
R. Mi piace scrivere e quindi mi diverto anche.
D. Quali sono i tuoi punti di riferimento letterari, gli scrittori con cui sei cresciuta?
R. Alberto Bevilacqua e Luciano De Crescenzo li ho conosciuti entrambi, il secondo mi ha dato anche dei consigli. Il primo invece era più distaccato, ma un grande scrittore pieno di inventiva e fantasia.
D. Da cosa si riconosce un buon lettore? Dunque chi è il lettore ideale dei tuoi libri?
R Se ha passione nel leggere quello che tu scrivi con passione.
D. Parliamo dei tuoi libri. Da cosa nascono le tue storie? Perchè?
R. Ho scritto raccolte di interviste. Le mie storie intime le scrivo e le conservo gelosamente per me, almeno fino ad ora.
D. Chi deve insistere a scrivere e chi invece è meglio che lasci perdere?
R. Chi ama la scrittura e non si aspetta di diventare ricco scrivendo.
D. Qualche consiglio per gli scrittori esordienti?
R. Leggere molto ed essere sempre aggiornati. Per il resto non mollare mai ai primi intoppi e difficoltà.
D. La TV è sempre stata un tuo “sogno nel cassetto”?
R .Si, mi piace molto e la seguo anche molto. Ho condotto vari programmi per tv locali, per mamma Rai invece ho solo scritto e collaborato come autrice.
D. Qual è il tuo metodo di lavoro?
R. Istintivo e passionale come il mio modo di essere.
D. E dal punto di vista tecnico ad esempio quante revisioni e stesure occorrono prima che un testo sia pronto per essere dato al conduttore dello show o alla presentatrice della trasmissione “x”?
R. Essere sicuri che può piacere all’autore ed al pubblico, magari sentendo il parere di qualcuno che ti è vicino e che chiaramente ritieni all’altezza.
D. Il giudizio altrui, del pubblico o della critica, ti ha mai influenzata a tal punto da farti cambiare direzione?
R. No, sono sempre stata me stessa, ma gli altri vanno comunque ascoltati. Le critiche a volte servono per migliorarti.
D. Qual è in assoluto la cosa peggiore che può accadere a un’autrice TV?
R. Che i suoi testi risultano non adatti a quel programma.
D. Quale consiglio pratico puoi dare ad un aspirante autrice televisiva?
R. Aggiornarsi, confrontarsi e proporsi.
D. Progetti futuri?
R. Spero di continuare il programma su Rai 1 “Occhio alla spesa”, con la corsa degli aumenti del costo della vita mi fa piacere essere aggiornata anche per il mio “budget” che come tutti quelli dei giornalisti non è mai troppo esoso.
D. Sogno nel cassetto?
R. Diventare autrice di un programma tutto mio.

venerdì 12 settembre 2008

Enzo Guariglia, un’artista caleidoscopico



Intervista esclusiva realizzata il 12 Settembre 2008 da Ilaria Solazzo ad Enzo Guariglia per ‘castzine’.


Enzo Guariglia, conduttore, imitatore, showman, nasce a Salerno 32 anni fa.
Laureato in lettere classiche, da circa 15 anni svolge attività nel mondo dello spettacolo.
Annovera nel suo curriculum diverse esperienze sulle reti nazionali, Rai e Mediaset, dove si è esibito come imitatore.
E’ inoltre l'animatore ufficiale delle selezioni di Miss Italia.
Da anni gira il centro-sud Italia con il suo spettacolo dal titolo “Enzo Guariglia show” con le formule più svariate.




D. Ciao Enzo, raccontaci qualcosa circa la tua formazione professionale? Navigando sul tuo sito www.enzoguariglia.it ho letto che hai avuto tante esperienze in campo artistico. Puoi raccontarmi le più significative?
R. Forse ogni singola esperienza è stata significativa, anche la serata che ho fatto nella piazza più remota, perché tutto è formativo. Tuttavia non posso non ricordare, per il brivido provato, le dirette in prima serata su Raiuno, oppure su Canale 5.
D. Uno dei tuoi cavalli di battaglia è stato ed è Adriano Celentano. Come si fa ad uscire da un personaggio, ma soprattutto come si riesce a non rimanerne vincolato a vita?
R. A tal proposito ti vorrei raccontare un aneddoto legato proprio all'esperienza vissuta con Adriano Celentano in occasione dello spot delle ferrovie.
Celentano chiese a me ed agli altri sosia-imitatori se noi vivevamo del tutto alle sue spalle o se facevamo altre cose, ovviamente usando un tono scherzoso.
Di me rimase molto colpito da una carrellata di personaggi che gli proposi in maniera estemporanea. Si divertì molto e mi fece i complimenti. Questo per dirti che è meglio non essere prigionieri di un solo personaggio.
D. Nel corso di questi anni hai fatto tantissima televisione, sulle reti nazionali e su quelle private. C’è differenza nella libertà di espressione?
R. Sicuramente nelle private ti esprimi con assoluta libertà, mentre sulle nazionali e specialmente in Rai sei spesso soffocato dagli autori che non sempre riescono a cacciare il meglio di te. Molto logicamente dipende dalla bravura del conduttore. Non a caso la spalla migliore che ho trovato in un mio passaggio Rai si chiamava Pippo Baudo.
D. C’è qualche personaggio che non ha particolarmente funzionato?
R. Mi butto solo sui personaggi nazional-popolari così evito di correre questo rischio.
D. Cosa rimproveri dunque agli imitatori del presente?
R. Di aver lasciato troppo spazio ai cabarettisti.
D. Come ti definiresti oggi?
R. Un imitatore-showman alla Fiorello ed alla Massimo Lopez.
D. A proposito di personaggi: ne hai altri in cantiere?
R. Penso prima a ristrutturare il cantiere.
D. Come spieghi il successo di ‘Enzo Guariglia show’?
R. Non me lo spiego, perchè il successo che desidero deve ancora venire.
D. Tra le varie passioni ti cimenti anche nel canto e nella conduzione, cosa ci puoi raccontare di queste tue virtù?
R. E’ bello spaziare in tutti campi, perchè è bello che il pubblico ti consideri artista a tutto tondo.
D. Cosa sogna per se stesso Enzo Guariglia?
R. Di continuare così e di arrivare in alto senza dover dire grazie a nessuno, come fanno centinaia di raccomandati che popolano il piccolo schermo.
D. Concludendo…hai qualche progetto per il 2009 da rivelarci?
R. Il mio format sulla sicurezza stradale ‘MANDOVAI’ approda nelle scuole e andrà in onda su parecchie TV in tutt'Italia.
D. Un saluto agli amici di 'INTERVISTANDO'.
R. Siate tutti menti che pensano con la propria testa, orgogliosi di essere unici e…diffidate dalle imitazioni.

lunedì 8 settembre 2008

Biagio Landi scultore per Miss Universo


Intervista esclusiva realizzata l'8 Settembre 2008 da Ilaria Solazzo a Biagio Landi per ‘castzine’.

Biagio Landi è nato a Salerno nel 1962. Si è diplomato presso l’istituto statale d’arte di Salerno nel 1981. Si occupa di scultura a tuttotondo e a rilievo; la sua produzione include anche oggettistica e complementi d’arredo. Ha partecipato a concorsi e rassegne culturali tra cui: nel Giugno del 1987 ‘Culturale cilentano’; al premio internazionale città di Cava per ben tre volte, nel 1987 classificandosi terzo, nel 1988 classificandosi secondo e nel 1989 classificandosi quarto. E' stato nel 1991 il primo classificato durante il premio nazionale di arte figurativa Montesanart. Ha realizzato opere per l’ente comune di Salerno, (ritratto del maestro di arti marziali Dario Ambra), altorilievo in terracotta, anno 2001, palestra comunale Parco Arbostella, Salerno; per l’ente comune di Minori,(Salerno): arco romano, altorilievo in terracotta, cm. 360 X 250, 2000-2001, collocato su una pala all’ingresso della città…e non solo. Di recente ha dato vita per il premio “Filippo Gagliardi” ad un bassorilievo in terracotta cm.42x43,2008, raffigurante un particolare del portale centrale della facciata della chiesa di Sant’Anna in Montesano sulla Marcellana, (Salerno).

D. Parlaci un po' di te, da dove vieni, chi sei e soprattutto perché e come hai scelto l' arte e di voler essere un artista?
R. Sono nato 42 anni fa a Salerno dove tutt'ora vivo.
Mi sono diplomato presso l'istituto d'arte di Salerno ed e' proprio in quella scuola che la mia passione per l'arte ha avuto il sopravvento su di me, praticamente da quando le mie mani hanno iniziato a plasmare l'argilla, (la materia, che e' anche il titolo della mia prima personale "La Dimensione della materia"), non hanno più' potuto farne a meno.
D. A cosa si deve la tua scelta di vivere a Salerno?
R. Sono molto legato a questa città. La scelta di rimanere a Salerno é dettata principalmente da due fattori.
La prima, perché é stata la città della mia formazione che vanta notevole pregio nell'arte della produzione artistica legata alla ceramica e la seconda dovuta al clima ed alla luce del luogo, che ispirano la mia produzione.
Anche se, con onestà ti dico che, questa città non offre molte opportunità di proporre arte, in quanto gli enti locali promuovono solo la produzione artigianale.
Pochi incoraggiamenti vengono solo da qualche associazione culturale privata.
D. Come hai scoperto la tua vocazione di pittore-scultore?
R. Già da bambino ero attratto da tutto ciò che fosse possibile manipolare.
La mia prima confezione di plastilina mi fu regalata alle elementari.
Ero un bambino molto curioso, facevo mille domande, ero attratto e lo sono ancora di più oggi,da tutto ciò che mi circonda.
Ma la vera svolta si é verificata alle superiori, quando il mio professore di plastica durante il primo trimestre mi diede un brutto voto, proprio nella materia che maggiormente mi entusiasmava.
Quel voto negativo mi indispettì talmente tanto che nel secondo trimestre riuscii a convincere il mio docente che si era sbagliato nel valutarmi, gli dimostrai le mie ottime capacità.
E’ curioso, ma non ti nego che ancora oggi quando incontro per strada il mio ex insegnante di plastica, il dottor Luigi Paolelli, e gli ricordo di quel voto sorridiamo.
Io lo ringrazio sempre perché mi diede la carica giusta per affrontare questo mestiere, per questo motivo
sono soddisfatto di averlo avuto come ospite quest'anno ad una mia personale intitolata "La Dimensione della materia".
D. Raccontami meglio cosa intendi per "ARTE" che non dipende dalla volontà.
R. Secondo me non esiste un concetto di arte oggettiva in assoluto.
Per me l'arte è sempre una volontà umana.
D. Ma entriamo più nello specifico, a mio avviso sei un bravo scultore, perché riesce a trasformare vari materiali in opere fantastiche.
Spesso guardando le tue creazioni sento una forte spiritualità, sono opere forti e dignitose le tue.
Raccontami un po' di loro.
R. La spiritualità che vedi nelle mie creazioni la distinguerei tra le opere di arte sacra e quelle di arte in genere.
Nelle opere di arte sacra c'è comunque un preciso riferimento all'iconografia classica, anche se cerco di dare sempre alle opere che realizzo un'impronta del tutto personale.
Nelle altre opere do libero sfogo ai sentimenti del momento, tutto viene da sé in un continuo susseguirsi di sensazioni che si tramutano in forme, volumi, idee di colore e rappresentazioni di movimento: “La spiritualità di quel genere di opere va interpretata, anche come rappresentazione di puro e semplice stato d'animo e senza caricare le motivazioni di chissà quali significati”.
D. Rendi partecipi i lettori di ‘INTERVISTANDO’ della tua visione del mondo. Che vita vorresti?
R. L'utopia è l'essenza di fare arte, senza, tutto si ridurrebbe a sterile accettazione del già tutto prestabilito e confezionato, mentre per cambiare il mondo bisogna cercare di superare i modi di vedere.
D. Tutto si trasforma, tutto muta, io spesso quando ammiro le tue opere le sento cariche di una profonda dignità, le sento vive. Che tecniche specifiche usi?
R. Dignità, perché lascio sempre in evidenza la materia prima con cui le realizzo.
Vive, perché il movimento, le forme, i colori e la luce le rendono tali.
D. Come ti senti quando crei?
R. Sono sensazioni difficilmente spiegabili a parole…avverto la sensazione del tempo che sfugge.
Ho spesso fretta di fermare un concetto per sentirmi soddisfatto.
D. Quando guardi le tue "creature" quali sono i pensieri e quali sono i sentimenti?
R. Purtroppo, lo stato di grazia che provo, come dicevo poc’anzi, dura poco più del tempo di realizzazione dell' opera. Poi divento critico con me stesso perché immagino come avrei potuto risolverla diversamente, anche se ciò è costruttivo perché mi da modo di superarmi, di produrre sempre qualcosa di diverso.
D. Nelle tue mani sono molti i materiali che danno forma alle tue opere: marmo, ferro, bronzo, acciaio, cosa ami di più e perché?
R. Sicuramente l'argilla! La plasmi con facilità, (ma con la giusta tecnica), anche senza l'utilizzo di utensili, ma con le proprie mani, le proprie dita.
Si ha in tal modo una percezione tattile che altri materiali non danno.
D. Le tue opere son tutte “figlie tue” e le ami tutte allo stesso modo oppure ne hai una “prediletta”?
R. Ogni opera per me ha una valenza diversa una dall'altra.
Non e' possibile amarle tutte allo stesso modo; ognuna appartiene ad un momento, un periodo della mia vita. L'opera alla quale sono più legato, è " Forme plastiche", una scultura in terracotta, una delle mie realizzazioni nata quando ancora non avevo un laboratorio tutto mio.
Ricordo che per ultimarla dovetti chiedere ad una collega vietrese la cortesia di cuocere nel suo forno anche la mia scultura. L'emozione che provai quando fu ultimata la fase di cottura non la dimenticherò mai.
D. Quando si sceglie una scultura lo si fa sulla base di qualcosa che invoglia, incuriosisce e coinvolge.
I tuoi lavori perché, a parer tuo, dovrebbero invogliare i clienti all'acquisto?
R. Bella domanda. Questo è un argomento che mi mette davvero in difficoltà, (quello dell'acquisto intendo). Vorrei che chi acquista una mia opera lo faccia perché riesce a coglierne in essa parte dei significati e delle emozioni che ho cercato e provato nel realizzarla; ma mi gratifica anche il semplice fatto che sia stata scelta, anzi mi incuriosisce sapere dagli acquirenti quale e' stato il loro ‘input’ all'acquisto…ciò mi da altra energia per realizzarne delle altre.
D. Quante porte ti sono state sbattute in faccia e quali ostacoli apparentemente insormontabili hai dovuto superare?
R. E' capitato di riceverne un po’, ma mi sono rifatto subito.
Devi sapere, che un architetto professionista di Salerno, mi ha negato di poter realizzare un Cristo da collocare sull'altare di una chiesa da lui progettata sol perché io non avevo un ricco curriculum.
L'opera fu affidata ad un'artista "conosciuto".
A distanza di un anno mi è stata offerta l'opportunità di realizzare tre bassorilievi in terracotta raffiguranti i Santi Martiri Salernitani, collocati sulla facciata di una delle chiese tra le più importanti della città, il Sacro Cuore di Gesù in piazza ferrovia.
Detti Santi sono per i salernitani, ( la leggenda vuole che siano i difensori della città), molto importanti, perché seguono il Santo Patrono, San Matteo,in processione il 21 settembre.
Come vedi per me il tempo e' stato galantuomo.
D. Per chiudere questa intervista... cosa vorresti aggiungere? Cosa vorresti far conoscere di te e del tuo mondo?
R. Mi dai l'opportunità di parlare di un’iniziativa che mi vede coinvolto in qualità di vice presidente.
Si tratta di un' associazione di volontariato che si occupa del trasporto di emodializzati.
E' nata da poco, stiamo affrontando delle spese, che vanno dalla cancelleria ai mezzi di trasporto.
Ci stiamo autotassando, poiché i soldi non bastano mai.
Ho pensato di mettere in vendita, ad un prezzo simbolico, una delle mie collezioni di collane realizzate in ceramica per offrire una parte del ricavato all'associazione stessa.
Colgo l’occasione per fare un piccolo cenno alla mia collezione di collane creata esclusivamente per la manifestazione legata a Miss Universo 2008.
Si tratta di collane, o meglio di opere d'arti, come ama definirle il noto critico Beppe Palomba, realizzate in ceramica, modellate e decorate a mano…sono veri e propri pezzi unici.
D. Un saluto agli amici di ‘INTERVISTANDO’.
R. Vorrei ringraziare innanzitutto te per avermi presentato al tuo pubblico che spero mi continuerà ad apprezzare nel tempo.
Un caro saluto a tutti gli amici del sito 'INTERVISTANDO' dall'artista Landi.
D. Quale messaggio vuoi rivolgere alla gente?
R. Sono convinto che sia giunto il momento per la nostra società, a volte superficiale, di cambiare in meglio.
Il futuro del pianeta è nelle mani dell'arte che va maneggiata con cura.
Per dare un colore ai vostri sogni regalate e regalatevi un'opera targata Biagio Landi.