mercoledì 28 novembre 2007

Fabio Marini, missione manager




Intervista esclusiva realizzata il 28 novembre 2007 da Ilaria Solazzo a Fabio Marini per 'castzine'.



Cercava fin da ragazzo una strada che lo facesse sentire bene con se stesso.
E' l'uomo degli eventi impossibili che riversa nel suo lavoro i suoi impulsi vitali, le sue inquietudini ed il suo coraggio.
Pacato, maturo ed ottimista è sempre attento ai piccoli bisogni dei suoi numerosi amici e clienti VIP.
Creativo, con una vena classica, adora le novità che considera sorgenti di vita e di giovinezza.




D. La sua agenzia di cosa si occupa?
R. La mia agenzia si occupa di spettacolo e di cinema.
Svolgo l'attività di agenzia artistica e management artisti.
Produco spettacoli, eventi e concerti.
Offro servizi di consulenza e supporto organizzativo.
Io ed il mio team siamo anche specializzati nella fornitura di testimonial per eventi e fiere e da qualche anno abbiamo allargato l'attività anche alle consulenze cinematografiche, televisive e pubblicitarie.
D. Quando è nata in lei la voglia di occuparsi di spettacolo?
R. Già da bimbo, perché ricordo che seguivo con particolare interesse il mondo dello spettacolo.
Da adolescente iniziai ad organizzare nella mia regione varie manifestazioni.
D. Con chi collabora?
R. Le collaborazioni sono provvisorie, riferite ad un determinato periodo.
Adesso ad esempio sto collaborando con Rai fiction per un grosso progetto.
D. Quali produzioni ha curato?
R. Ho curato diverse produzioni sia teatrali che musicali.
Nei teatri ho portato Beppe Grillo, Sconsolata, Giobbe Covatta, Enrico
Brignano, Gianfranco D'Angelo, Tullio Solenghi, Max Tortora, Giovanni Cacioppo e tanti altri.
Non li ricordo tutti, perché sono oltre 10 anni che faccio questo mestiere.
Come produzioni musicali ho organizzato davvero tanti concerti: Biagio
Antonacci, Gloria Gaynor, Paolo Meneguzzi, Le Vibrazioni, Zero Assoluto,
AlBano, Anna Tatangelo, Enrico Ruggeri, Amedeo Minghi, Nino D'Angelo, Fausto
Leali, Sud Sound Sistem ecc...sono davvero tanti è impossibile ricordarli tutti.
D. Di quale VIP cura il management?
R. Ormai non esiste più il management in esclusiva, il mercato è cambiato.
Adesso si lavora bene con le collaborazioni dirette.
Io lavoro con tanti artisti senza averne l'esclusiva, continuando a seguire da vicino Stefano Masciarelli che adesso è impegnato nei teatri italiani con "La febbre del sabato sera".
D. Come e quando è nata la sua amicizia con il cantante Albano Carrisi?
R. E' iniziata 4 anni fa, quando abbiamo lavorato insieme per i suoi concerti in Puglia.
Albano è unico, è un grande uomo e un grande artista.
D. Tra gli spettacoli teatrali a cui ha assistito quale l'è piaciuto di più? Perchè?
R. Io adoro gli spettacoli comici e brillanti.
Tra gli ultimi che ho visto qualche sera fa a Brindisi ‘Ficarra e Picone’, ma credo che lo spettacolo teatrale più bello sia stato quello che ho prodotto io cinque anni fa, si chiamava "Lucio Battisti ... nel cuore nell'anima" era un omaggio teatrale dedicato a Lucio Battisti, presentava la mia amica Melba Ruffo di Calabria,
l'orchestra dal vivo eseguiva tutti i brani di Battisti con grandissimi ospiti legati alla vita del cantante e non...tra questi vi erano Tony Dallara, Rita Forte, Gatto Panceri, etc.
D. Per quali film è stato incaricato di scegliere le locations?
R. Ho scelto le location e curato l'organizzazione in Puglia per il film 'La
terra' di Sergio Rubini e 'Manuela D'amore 2' di Giovanni Veronesi, ma anche per
pubblicità come accadde per lo spot mondiale 'Mastercard 2007' e per il catalogo
'Oviesse 2007'.
D. Quanti concerti ha organizzato sino ad oggi?
R. Difficile domanda. Non ricordo, perché sono tanti, credo più di 400.
D. Cosa non sopporta della sua professione? Cosa ama?
R. Non sopporto i problemi legati al riconoscimento economico, perché spesso
si fa fatica a prendere i soldi. Amo tutto il resto.
D. Progetti per il 2008?
R. Ho diversi progetti, alcuni già in fase di realizzazione.
Il più importante le riprese della fiction di punta di Raiuno che dovrebbe
girarsi nella nostra regione, ma anche teatro ed eventi.
Sto lavorando per portare a Brindisi una data della tournee teatrale del mio amico Gianfranco D'angelo che si chiama "Indovina chi viene a cena" con Ivana Monti e Lidia Cocciolo.

lunedì 26 novembre 2007

Giustolisi Massimo, un attore tutto d´oro





Intervista esclusiva realizzata il 26 novembre 2007 da Ilaria Solazzo a Massimo Giustolisi per `castzine’.




Ha 28 anni, è originario di Catania ed è un artista che ha lavorato con Leo Gullotta, Alessandro Haber, Giulio Brogi...e Galatea Ranzi.
E' stato `Il principe azzurro´ nella "Cenerentola" di Perrault,`Ippolito´ne "L´amore di Fedra" di Sarah Kane...e non solo.



D. Qual è stata la sua prima esperienza artistica?
R. Uno spettacolo teatrale con la regia di un grande attore, Gianluca Enria. Avevo solo 15 anni.
D. Quando ha capito che nella vita voleva fare l´attore?
R. Credo da sempre. Avrò avuto tre anni!
D. Quali sono state le maggiori difficoltà che ha incontrato nel mondo dello spettacolo sino ad oggi?
R. Le difficoltà sono un po' quelle di tutti... la precarietà di questo mestiere.
Oggi sei scritturato, domani non sai se potrai pagare l'affitto.
Per fortuna, fino ad adesso mi è andata bene.
D. In questi anni di tournèe si sente cambiato più dentro o più fuori?
R. La tournée sconvolge molto il bioritmo, anche se io non mi sento molto cambiato.
Ammetto che stare fuori casa per molto tempo, oltre a modificare le tue abitudini, ti porta naturalmente a fortificarti, perchè devi contare solo su di te.
D. Che tipo di personaggio le piace interpretare?
R. Io adoro interpretare personaggi sempre diversi che spesso si discostino molto da me.
E' una sfida sempre nuova.
D. A chi si ispira quando recita? Perché?
R. Non mi ispiro a nessuno.
Dai grandi attori con cui ho lavorato ho cercato di assorbire come una spugna tutto ciò che mi hanno dato di buono per poi farlo assolutamente mio.
D. Preferisce essere apprezzato per carattere, semplicità o fisico?
R. La semplicità fa parte del mio carattere e sono contento se mi venga riconosciuto qualche pregio, ma i complimenti per l'aspetto fisico mi fanno sempre molto piacere.
D. Determinazione, fortuna e raccomandazione, qual è secondo lei la più importante per emergere in ambito artistico?
R. Indubbiamente una bella ricetta di tutti e tre gli ingredienti, formerebbe un mix imbattibile.
Con queste dosi: due terzi di determinazione il resto diviso tra fortuna e una buona parola da parte di chi ti apprezza come artista e ti propone...La raccomandazione immotivata non la sopporto, anche se ammetto che spesso se ne fa largo uso.
D. A lei è mai capitato di avere momenti critici in cui ha detto: "Da domani cambio professione , con il teatro ho chiuso"?
R. Sì, ma poi mi sono detto: ‘E poi che mi metto a fare?’.
Sono solo momenti che poi passano, perché basta solo rimboccarsi le maniche.
D. Qual è la cosa che le piace di più del suo lavoro?
R. E' l'assoluta assenza di una routine.
Questo lavoro trasforma continuamente la tua vita e io che sono in continua evoluzione ne subisco tutto il fascino.
Inoltre ogni personaggio mi arricchisce e mi aiuta a scoprire parti di me, inesplorate.
D. Cosa cambierebbe volentieri?
R. Del mestiere dell'attore cambierei volentieri l'aspetto fiscale, la burocrazia.
Mi piacerebbe che ci fosse una vera regolamentazione che gestisca e protegga la categoria.
D. Se dovesse dirigere un musical, chi sono gli attori che vorrebbe nel suo cast? Per quale motivo?
R. Mi viene subito in mente Lorella Cuccarini... a mio parere è la più grande performer del teatro musicale italiano.
Ho avuto modo di apprezzarla in teatro e ne sono rimasto colpito dal talento, dalla professionalità e dal carisma.
Ma ce ne sono moltissimi.
Penso al grande Massimo Ranieri, o ancora a Maria Laura Baccarini, Renata Fusco... tutti straordinari professionisti.
D. Ci anticipi i suoi impegni futuri.
R. La tourneè di "Marianna Ucria" con Mariella Lo Giudice e poi gli spettacoli della mia compagnia "Buio in sala" al teatro Tezzano di Catania e in tournèe con lo spettacolo "L'importanza di chiamarsi Ernesto" con la mia regia e di Giuseppe Bisicchia.
Poi in primavera altre due nuove produzioni.
Adesso che ci penso, mi sa che mi servirà tanta fortuna, anche se a teatro l'augurio è diverso, ma lo potete immaginare, no?

martedì 13 novembre 2007

Denny Mendez, attrice in ‘Ocean twelwe’






Intervista esclusiva realizzata il 13 novembre 2007 da Ilaria Solazzo a Denny Mendez per ‘castzine’.

Ha occhi e capelli neri, è alta 1,78 cm,pesa 56 Kg ed è del segno zodiacale del cancro.
Oltre allo spagnolo ed all'italiano ha una buona conoscenza dell' inglese.
E’ stata la prima miss Italia di colore nella storia del concorso.

D. A che età ha iniziato a lavorare come indossatrice?
R. All'età di 16 anni, dopo aver seguito alcuni corsi di portamento, sfilando per aziende di abbigliamento.
D. A che età è diventata Miss Italia?
R. A 18 anni.
D. Cosa ha fatto dopo la sua vittoria?
R. Ho passato il primo anno facendo grandi esperienze in giro per l’Italia e per il mondo.
Ho rappresentato l’Italia a Miss universo classificandomi al quarto posto.
D. Nel 1998 in quali fiction per la TV ha recitato?
R. In ‘Turbo’ dove interpretavo un ruolo al fianco di Anna Valle.
D. A quale film ha preso parte nel 2000?
R. A ‘Il ronzio delle mosche’.
D. Di quali spot televisivi è stata testimonial?
R. Della Nestlè e della Swatch.
D. Con chi la lavorato nel 2001?
R. In ‘Chiaroscuro’ con il grande Nino Manfredi.
D. Nell’inverno 2003/4 è stata una delle protagoniste della commedia brillante “Boeing-Boeing” con Carlo Croccolo.
Cosa ha appreso da quell’avventura?
R. E’ stata un’esperienza che mi ha formato molto, perché si trattava di una commedia che basava la sua comicità sul rispetto dei tempi.
‘Boeing-Boeing’ mi ha legato molto a Carletto Croccolo, una leggenda vivente, una vera e propria enciclopedia dell’attore , una persona meravigliosa che mi ha preso sotto la sua ala e mi ha dato una miriade di consigli contribuendo moltissimo alla mia maturazione scenica e divenendo oggi, assieme alla sua compagna Daniela,(eccellente attrice), un amico insostituibile.
D. In tutti questi anni ha partecipato a moltissime trasmissioni televisive sia come ospite che come valletta.
E’ stata Barbara Cifariello in “Un posto al sole” che le ha fatto vincere un premio. Quale?
R. Ho vinto l’Arechi d’oro al festival internazionale del cinema di Salerno, un premio che mi ha emozionato molto ricevere e che mi ha dato gli stimoli giusti per continuare a studiare ed impegnarmi con grande abnegazione nel mio lavoro.
D. Ha fatto tante esperienze, ma un filo sottile comune le unisce tutte: l’arte. È questo il suo vero amore?
R. In realtà penso sì di aver fatto molte esperienze, ma meno di quelle che avrei potuto fare se fossi stata più matura o avessi avuto una persona che mi guidasse nel mio ingresso in questo ambiente.
Avrei potuto bruciare molto prima le tappe ed individuare prima la strada da seguire.
Pensate solo a come una guida esperta e scaltra nel mestiere avrebbe sfruttato la polemica scaturita a Miss Italia.
Comunque sono felice di come sia andata, perché la gavetta non fa mai male a nessuno in questo mestiere.
Adoro il teatro, perché è il vero banco di prova per un attore, in quanto quando si è sul palco non si può ripetere la scena, non si possono sbagliare i tempi e le battute poiché da esse dipende anche l’interpretazione dei colleghi.
Io mi sento completamente appagata nell’immedesimarmi in un personaggio da interpretare, cerco di ragionare come lei, e più ci vado vicina più mi sento felice e soddisfatta.
Amo anche i ruoli nel cinema,le fiction tv, le sit-com e mi piace molto condurre programmi per la TV che mi affascinano e che mi permettono di metterci del mio, ad esempio quelli musicali, sportivi oppure a sfondo comico…Io mi vedrei bene nelle ‘Iene’.
Non so dire se è amore per l’arte ma di sicuro il mio è amore per questo lavoro.
D. Chi sono i suoi stilisti preferiti?
R. Gai Mattiolo, Gianfranco Ferrè,Valentino e Dolce&Gabbana.
D. I suoi sport prediletti?
R. Il golf,il basket e le bocce, mi piacciono molto.
Per motivi di lavoro comunque dedico il mio tempo libero in palestra.
D. I suoi cantanti preferiti sono?
R. Pino Daniele, Michele Zarrillo, Fiorella Mannoia e Renato Zero.

A questa donna sensibile, gentile ed intelligente non posso che augurare tanta fortuna.

martedì 6 novembre 2007

Maurizio Ciccolella, una stella del teatro





Intervista esclusiva realizzata il 6 novembre 2007 da Ilaria Solazzo a Maurizio Ciccolella per ‘castzine’.


Il motto di Maurizio Ciccolella potrebbe riassumersi in "Volere è potere".
Tenace e determinato, il suo desiderio fin da giovanissimo è stato quello di evadere dalla piccola realtà provinciale,
per incontrare e fare sue nuove realtà ed esperienze di vita.
Il suo curriculum, a dispetto della sua età, vanta già un elenco importante di lavori teatrali che gli hanno meritato prestigiosi riconoscimenti.

D. Che cos’è per lei, dopo tanti anni d’esperienza, l’arte dell’attore?
R. E' un mestiere aleatorio che ha perso il suo valore, ma poi, sulla scena, un attore bravo è sempre capace di lasciare affascinate.
D. Ora vive a Brindisi, ma c'è qualcosa che rimpiange del suo vissuto in giro per l’Europa?
R. Forse la possibilità di poter scegliere tra tante proposte culturali.
D. In quello che viene definito “studio teatrale” nella sua compagnia rientra anche la riscoperta delle tradizioni?
R. In un certo senso sì. E' imprescindibile la tradizione, da lì si parte per ri-cercare.
D. Artisticamente lei nasce a teatro, le sue scelte lavorative sono infatti molto rigorose.
C'è un attore italiano in particolare con il quale vorrebbe lavorare?
R. No, quelli che mi interessavano li ho già incontrati.
D. La sua formazione professionale quanto ha influito sul suo sguardo di regista ed art director?
R. Quasi completamente.
D. Nell’Italia del terzo millennio,della presunta crescita e del “tutto va bene” il teatro può svolgere un suo ruolo?
Ha un suo posto?
R. Sì, ma non mi vengono risposte al di fuori della retorica.
D. Quanto livello di oggettività c'è nei suoi testi? Quanto parla di se stesso in quello che scrive?
R. Parlare di sé è un'azione necessaria, chi crede nell'assoluta oggettività dell'arte è un pazzo o un ignorante.
D. Pensando al palcoscenico come ad un piano d'assi su cui si è mostrato tutto ed il contrario di tutto, accade a volte di sentire che il teatro sia un'arte sulla via del decesso, lei cosa ne pensa?
R. E' in decadenza da ormai decenni, ma non può perire mai, perché è una delle arti più antiche.
D. Che idea si è fatto del pubblico teatrale?
R. Quello di Brindisi è stupendo, specie quando parla bene dei miei spettacoli.
D. Per concludere, cosa dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro dall'eclettico Maurizio Ciccolella?
R. Uno spettacolo a due con un grande regista italiano del cinema che debutta per noi nella prosa:
lo spettacolo s'intitola "L'attesa".
Un progetto sulla formazione teatrale e l'organizzazione con tanti enti importanti e sempre gratuito per i partecipanti.

venerdì 2 novembre 2007

Hedy Nerito, una modella vulcanica





Intervista esclusiva realizzata il 2 novembre 2007 da Ilaria Solazzo ad Hedy Nerito per ‘castzine’.

Hedy Nerito è una giovane donna lombarda, che ha seguito nel corso della sua carriera artistica molti corsi di portamento, di posa fotografica e casting video.
Ha collaborato con moltissimi fotografi, pittori e scultori famosi.

D. Parliamo del suo approccio con la professione di modella.
Come è nata questa "vocazione" ?
R. E' nata posando.
Ero andata da un fotografo di una città vicina alla mia per fare il mio primo book, non perché pensavo di fare la modella,
ma per avere foto mie, per provare l'emozione di essere una modella per un giorno ed invece lì, è scoccata la scintilla per questo lavoro.
D. Quali sono gli elementi che più le piacciono del fare la modella?
R. Mi piace poter interpretare personaggi diversi ogni volta, poter guardare la foto finale e dire: "che bella" e sapere che anche io ho contribuito a fare qualcosa di artistico.
D. Qual è stata la sua prima esperienza artistica?
R. E’ stata per il portfolio di Livio Moiana, giovane ed affermato fotografo della provincia di Varese.
E' stata un’esperienza unica, perché lui è molto professionale.
Iniziare a posare per un'artista del suo calibro è stato molto educativo.
D. Quando ha capito che nella vita voleva fare l’indossatrice?
R. Io non faccio l'indossatrice, perché non ne ho le caratteristiche, sono
troppo bassa.
D. Se ricevesse due proposte di lavoro da griffe come Cavalli e Gucci, quale
sceglierebbe? Perché?
R. Beh tutte e due. Se vogliono l'esclusiva, invece, quella che mi paga di più. Sono sincera.
D. Quali sono gli aspetti del suo carattere che, a suo parere, le permettono di farsi strada in un mondo, non facile, come quello dello spettacolo e della moda?
R. Cerco sempre di essere umile, perché niente mi è dovuto.
Lavoro sodo, esercitandomi e studiando pose e poi cerco di avere la testa sulle
spalle senza farmi prendere da facili entusiasmi.
D. Se decidesse di non lavorare più come modella che altro tipo di vita e di professione vorrebbe intraprendere?
R. Ci sto lavorando.
Mi piacerebbe rimanere nel campo, magari a livello organizzativo o di booking, oppure vorrei aprire un'attività tutta mia.
D. Per la sua carriera quanto conta posare senza veli?
R. Non ho problemi a posare senza veli, amo il mio corpo e non mi vergogno di lui.
L'importante è che non siano immagini volgari o che mi facciano percepire che il fotografo sia interessato ad altro e non alla visione artistica del mio posare senza veli.
D. Le piace essere ammirata?
R. Beh a quale donna non piace? Ma non sono una provocatrice.
D. Ritiene che fare un calendario per un magazine sia un buon trampolino di lancio?
R. Non lo so. In realtà per qualcuna lo è stato, per altre è stato un' arrivo, per altre un lavoro come un altro.
D. Ha una sua foto che lei preferisce?
R. Ce ne sono tante per fortuna, se no vorrebbe dire che questa attività non mi darebbe soddisfazioni, però c'è un mio ritratto beauty che credo rispecchi molto la mia personalità e dove vedo me stessa ben rappresentata.
D. Spesso nei servizi fotografici di nudo si gioca sull'ambiguità tra due donne.
Lei poserebbe mai per un servizio fotografico con un'altra modella?
R. Già fatto.
D. Il suo motto è?
R. Forza ed onore.