sabato 9 febbraio 2008

L’arte suggestiva della pittrice Ilaria Faraoni





Intervista esclusiva realizzata il 9 Febbraio 2008 da Ilaria Solazzo ad Ilaria Faraoni per ‘castzine’.




Ilaria Faraoni laureata in Lettere Moderne ad indirizzo spettacolo presso l'università degli studi di Roma "La Sapienza" è una pittrice paesaggista e ritrattista che si è formata artisticamente in un ambiente scolastico, familiare e lavorativo d'impronta decisamente raffinata.
In questi trentenni di vita ha maturato la totale persuasione che l'artista debba essere una persona libera di palesarsi al di là di specifici modelli ben definiti e che ci si debba porre nei riguardi di un quadro con la propria intuizione, ricettività ed emotività.





D. Ha frequentato scuole o corsi di pittura?
R. Dopo il liceo, contemporaneamente all'università, ho frequentato la bottega di Rosemaria Rizzo, sulla scia della "Nuovamaniera Italiana", dove ho imparato a copiare i grandi maestri del passato come Raffaello, Tiziano e Caravaggio, ho appreso la tecnica dell'incisione e ho mosso i primi passi anche con l'acquerello.
Poi mi sono diplomata alla Scuola Internazionale di Comics, specializzandomi nelle tecniche del fumetto per bambini e realistico.
D. C'è una tecnica che predilige?
R. Sicuramente, dopo tanti anni passati su tele e colori ad olio, ora sono molto più dedita all'acquerello.
E' una tecnica più difficile perché non consente errori, ma la trovo molto più rilassante.
Senza contare che i tempi sono di gran lunga più brevi, permettendomi di seguire l'ispirazione mutevole.
Quando si inizia un quadro ad olio, possono trascorrere mesi prima di terminarlo e, nel frattempo, altre 100 idee si sono affacciate all'immaginazione, premendo per essere realizzate, ma dovranno aspettare; con l'acquerello è possibile non lasciarsele scappare.
D. Cosa la ispira in questo momento?
R. Sono affascinata dal genere musical, (teatrale e cinematografico), e per questo sto ultimando una serie di acquerelli che hanno per soggetto le scene secondo me più significative e suggestive di questo meraviglioso mondo.
D. Quando dipinge predilige un ambiente silenzioso o rumoroso?
R. Per me non c'è niente di meglio che lavorare ascoltando musica o addirittura seguendo qualcosa in TV.
Forse farà sorridere o sembrerà strano, ma alcune delle mie opere più apprezzate le ho realizzate con il sottofondo dei DVD delle vecchie serie di "Star Trek".
D. Impegni imminenti?
R. Sto realizzando un disegno spiritoso per la locandina de "Il Tacchino" di Georges Feydeau che andrà in scena ad Aprile presso il teatro "Rossini" di Roma con la regia di Lucia Modugno.

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