domenica 10 febbraio 2008

Salvatore Errico, un figurante per il cinema




Intervista esclusiva realizzata il 10 Febbraio 2008 da Ilaria Solazzo a Salvatore Errico per ‘castzine’.

Salvatore Errico è un uomo attratto da mille hobby.
Colleziona libri, giornali e oggetti antichi, ha lavorato per la fiction ‘Elisa di Rivombrosa 2’ e per il telefilm ‘Revelations’.

D. Trovare lavoro come comparsa è facile?
R. No, perché sono tanti coloro che si presentano ai provini.
Anche in questo settore ci sono i raccomandati, soprattutto quando su un set il cast è composta da attori famosi.
D. Ci racconti una giornata vissuta da comparsa.
R. La giornata inizia a volte alle cinque del mattino, ma la convocazione ufficiale per me e gli altri colleghi va dalle sei alle otto.
Appena arrivati sul set, il responsabile delle comparse fa firmare a ogni singola persona il contratto per la prestazione di lavoro.
D. Che differenza c’è tra il figurante e il figurante speciale?
R. La comparsa è detta figurante speciale se deve parlare o ricoprire un ruolo, per esempio il bidello in una scuola.
A livello finanziario un figurante normale percepisce circa 50 euro a prestazione contrariamente a un figurante speciale che dovendo anche parlare arriva a guadagnarne 70/80 al dì.
D. Per quanti giorni al mese si può essere convocati?
R. Può capitare di essere convocati una sola volta a settimana, oppure se si è davvero fortunati per sei giorni di fila.
D. Dopo aver firmato il contratto dove ci si reca?
R. Dal costumista che fornisce interamente o in parte gli abiti di scena ad ogni singola personalità.
Capita che non sia necessario portare da casa i propri vestiti, se si interpreta ad esempio un poliziotto o un pilota di aerei, perché il costume è già pronto sul set, come è capitato a me sul set di ‘Elisa di Rivombrosa 2’ che essendo una fiction in costume non poteva usare abiti moderni, infatti mi fu dato dalla sarta tutto l’occorrente.
Per interpretare un cameriere comunque so che fanno portare i vestiti personali tra cui una camicia bianca e un pantalone nero...ma francamente a me finora non è ancora capitato di interpretare un servitore.
D. Una volta che voi figuranti siete pronti cosa fate?
R. Aspettiamo insieme al regista che gli attori arrivino sul set per iniziare a girare.
D. Quante scene si girono quotidianamente con i protagonisti?
R. Di solito si girano otto scene, che prendono ciascuna un'ora di tempo, ma noi figuranti ne giriamo massimo tre.
Io in attesa del mio turno socializzo sempre con altra gente.
D. Quando il regista da il ciak ufficiale lei e i suoi compagni d’avventura che fate?
R. Quando si gira si deve far finta di parlare e comunicare, cercando di occupare il campo visivo senza disturbare la scena. L'essenziale è fingere di parlare, perchè i film e le fiction si girano in presa diretta e ogni rumore può danneggiare il girato.
D. Di quale agenzia di spettacolo fa parte?
R. Della ‘Casting Production’ una struttura nazionale nata a Roma per promuovere i nuovi talenti.
D. Recentemente ha fatto stage?
R. Si, nei giorni 11-12 e 13 gennaio il centro ‘La casa del mare’ e il centro ‘Esperienza della Riserva Naturale’ dello Stato di Torre Guaceto hanno organizzato tre giorni di stage gratuiti condotti dal regista Enzo Toma.
D. Con quale scopo?
R. Lo stage è stato finalizzato all'eventuale coinvolgimento di vari artisti nel percorso produttivo del nuovo spettacolo della compagnia che debutterà ad Aprile 2008
D. Conosceva già il signor Toma? Che insegnamento le ha lasciato?
R. No, ma ho letto sui giornali tempo fa che è il direttore artistico del Teatro Pubblico Pugliese, oltre ad essere tra i massimi esperti a livello nazionale ed internazionale di Teatro con disabili.
E’ un uomo che mi ha insegnato ad osservare di più la natura e la mia anima.
D. L’ultimo casting fatto?
R. Il 7 febbraio mi sono candidato per recitare come attore nel programma ‘Forum’.
Ora sono in attesa di essere scelto e convocato dalla direttrice casting della trasmissione di rete4.
D. Fa parte di qualche associazione?
R. Si della Vis comica del mio paese.
D. Un saluto per i lettori di ‘INTERVISTANDO’.
R. Cari amici di ‘Intervistando’ vi saluto da comparsa…chissà se un giorno riuscirò a salutarvi da attore…la speranza è l’ultima a morire.