venerdì 16 gennaio 2009

Simone Casavecchia, direttore editoriale delle Edizioni Sabinae


Intervista esclusiva realizzata il 16 Gennaio 2009 da Ilaria Solazzo a Simone Casavecchia per ‘castzine’.



Simone Casavecchia, storico e critico cinematografico, organizzatore culturale, ha insegnato Storia del Cinema Europeo all’Università statale di Città del Messico. Ha tenuto conferenze ed incontri sul cinema italiano in vari centri ed istituti di cultura. E’ fra gli autori della “BiblioFellini” edizione del Centro Sperimentale di Cinematografia e la Fondazione Federico Fellini (2002-2004) e del volume “Io sono la mia invenzione. L’Europa, Fellini e il cinema italiano negli scritti di Angelo Arpa”. Per il centenario di Amedeo Nazzari ha curato il volume “Amedeo Nazzari. L’uomo, il divo, l’attore”, edito dal Centro Sperimentale di Cinematografia (2007). E' autore del libro "Rondi visto da vicino" (Edizioni Sabinae, 2008), lunga intervista con Gian Luigi Rondi, presidente del Festival del Cinema di Roma e dell'Accademia del Cinema Italiano, Premi David di Donatello. Attualmente è direttore editoriale della casa editrice ‘Edizioni Sabinæ’.


D. Ogni bimbo ha da piccolo un sogno, il tuo qual’era?
R. Quando ero bambino fantasticavo di fare il prete...improvvisavo, facendo impazzire tutti con altarini in tutta casa, con fumoni d'incenso in ogni dove.
Un altro sogno? Fare il giornalista come mio nonno. Poi ho iniziato a girare il mondo con la scusa del cinema, portando la mia passione per quest'arte davvero in molti angoli della terra, oggi quel sogno direi che si è realizzato, dato che "amministro" il rito dello scrivere, facendo con passione il mestiere di editore.
D. Famiglia, poesie, fede, Roma, sport, cinema. Attraverso queste sei parole descriviti ai lettori di ‘Intervistando’.
R. Dalla Famiglia nasciamo, nella poesia cresciamo, a Roma vidi per la prima volta il sole, ma mai su un campo di calcio, nel cinema trovo la mia identificazione e la mia gioia.
D. Cosa comporta fondare e gestire una propria casa editrice?
R. Comporta responsabilità, un pizzico di follia e decine di ore al giorno di intenso e straordinario lavoro. Come tutti i progetti non si realizzano da soli; (senza i miei collaboratori non andrei molto lontano!).
D. Per quale motivo hai scelto per promuovere la tua attività lo slogan “Energia per le tue idee”?
R. Le idee, la creatività, sono energia allo stato confuso che vanno indirizzate in un progetto organico e ben delineato. Questo è l'impegno che ogni giorno vede tutti noi all'opera.
D. La scelta dei tuoi collaboratori ritengo sia stata fondamentale per lo sviluppo e la crescita delle ‘Edizioni Sabinae’, potresti a tal proposito dirci a chi sei maggiormente legato, lavorativamente parlando e perché?
R. Ognuno, nella vita e nel lavoro, è straordinario e fondamentale. Non è retorica, ma realtà. Chi intraprende sa di cosa parlo. Certamente l'art director, che chiamo ancora direttore artistico, (come in teatro!), Nicola Fiorentino è non solo bravissimo, ma fondamentale. Ma senza tutta la redazione nulla è possibile, come non lo sarà in futuro.
D. Cosa offrite ai vostri autori? In sintesi i vostri servizi cosa comprendono?
R. Serietà, impegno, creatività e molti progetti da realizzare insieme.
D. Dei nomi noti chi conosce ed apprezza la tua casa editrice?
R. Tutto il nostro lavoro porta a far conoscere ogni giorno la nostra casa editrice a decine di persone. Spesso molto autorevoli. Sul nostro sito qualche nome c'è, ma il lettore più importante non è colui che è noto, ma colui che nel silenzio della libreria compra un libro e lo legge, innamorandosene.
D. Qual è stato l'incontro con un autore che ricordi con affetto? Come mai?
R. La maggiore soddisfazione si ha con un autore esordiente che si lascia consigliare nelle piccole, ma importanti mosse per intraprendere una strada editoriale. I casi sarebbero molti, ma davvero tanti.
D. Alla luce delle tue esperienze, della tua maturità, del tuo essere il Simone di adesso, se avessi la possibilità di andare indietro nel tempo, quale momento della tua vita ti piacerebbe rivivere o riaffrontare in maniera diversa?
R. Immaginare il domani vissuto con la freschezza è l'umiltà di sempre.
D. Se dovessi fare una lista delle tue tentazioni più strane a cui hai ceduto o vorresti cedere nella tua vita, quali metteresti sul podio?
R. Sono un peccatore: di gola! Sesto girone...secondo Dante!
D. Tra le tante persone conosciute, celebri e non, sia nella vita professionale che nella vita privata c'è qualcuno che ti ha lasciato una traccia indelebile e che in qualche modo ha cambiato il tuo modo di essere in senso positivo?
R. Domanda molto difficile e pericolosa! Comunque sì, tre persone: Padre Angelo Arpa, gesuita filosofo e straordinario comunicatore; Gian Luigi Rondi per la capacità di saper coniugare stile e raffinatezza personali con il cinema; Isabella Peroni, che mi ha insegnato a costruire quello nel quale si crede.
D. E c'è qualcuno che al contrario ti ha profondamente segnato in senso negativo?
R. Si parla solo dei Santi, mai dei peccatori.
D. Tutte le immagini fotografiche sono evocative di persone o momenti che hanno fatto parte della nostra esistenza. C'è un momento significativo del tuo vissuto che non è stato immortalato da una fotografia e che è vivo solo nella tua memoria?
R. Come tutti sì. Ma rimane nel mio privato. Del quale sono geloso conservatore.
D. Le parole hanno un forte significato per chi le dice e per chi le ascolta. Spesso, per quanto mi riguarda, una parola detta al momento giusto può essere davvero un toccasana. Sei consapevole di quanto, a volte, le tue parole possano essere importanti per i lettori o per gli scrittori?
R. E' una responsabilità etica che avverto ogni giorno. Cerco di dare sempre il meglio di quello che posso.
D. Cosa pensi sia importante dover comunicare ad uno scrittore emergente?
R. Umiltà, semplicità, mettersi in discussione. Scrivere, scrivere, tagliare e correggere il proprio manoscritto.
D. Progetti futuri?
R. Molti, ma tutti saranno alla luce del sole...delle librerie!
D. Un saluto per i lettori di ‘Intervistando’.
R. A voi che avete avuto la bontà e la pazienza di ascoltarmi, auguro di realizzare i vostri desideri, magari dedicando un po' più del vostro tempo alla lettura. Spesso è un'amica preziosa che regala frutti insperati.

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