mercoledì 27 agosto 2008
Raffaele Caputo, direttore artistico dell'agenzia "XXI SECOLO"
Intervista esclusiva realizzata il 27 Agosto 2008 da Ilaria Solazzo a Raffaele Caputo per ‘castzine’.
Raffaele Caputo è il titolare della ‘XXI SECOLO’ una società cooperativa pugliese crescente, con espansione nazionale.
Sono molteplici i servizi che propone: productions, global services, communications, casting e fashion.
Produzioni televisive, radiofoniche, editoriali e discografiche, realizzazione di riprese video aziendali, servizi fieristici, noleggio simulatori meccanici e strutture pubblicitarie.
E poi services audio/luci, palchi e tensostrutture, servizi di sicurezza e sorveglianza.
Ma non solo, perché in ambito comunicativo offre un ventaglio di soluzioni utili per ogni cliente.
Communications non è altro che ufficio stampa e ricerca sponsor, organizzazione meetings, conventions e road show, progetti per manifestazioni promozionali e pubblicitari.
Tutto questo e molto altro sono le caratteristiche che fanno della ‘XXI SECOLO’ un punto di riferimento unico e prestigioso al sud Italia.
D. Quando hai fondato l’agenzia ‘XXI SECOLO’?
R. L’ho fondata dieci anni fa. La caratteristica della società è quella di unire la filosofia del conoscere a quella del ‘saper fare’.
Sulla base di un’idea guida è nata, in risposta al forte incremento dell’importanza strategica della comunicazione ed alla conseguente necessità di assistenza professionale in questo settore ‘XXI SECOLO’.
Con questa filosofia, in grado di evolversi ed aggiornarsi con i tempi che cambiano, si è continuato ad offrire negli anni tutti gli strumenti culturali ed operativi per affrontare con successo il mondo professionale della comunicazione, del management e dell’entertainment.
D. Perché ‘XXI SECOLO’?
R. Dalla necessità di attuare una politica di brand che ha come obiettivo fondamentale il consolidamento e l’ampliamento del processo di espansione territoriale che ha reso ‘XXI SECOLO’, competente nel mondo della moda e delle arti dello stupire.
Ciò comporta da un lato la riaffermazione di attitudini innate, dall’altro richiede la crescita di sempre nuove acquisizioni tecniche.
La capacità di coniugare internazionalità e culture locali, di creare un laboratorio in cui convergono conoscenze, esperienze, stili e comportamenti, di essere identificato come riferimento per l'ideazione del progetto, divengono i tratti distintivi di un nome.
D. Come si connota oggi ‘XXI SECOLO’ nella nostra nazione?
R. Si connota per l’ampliamento delle aree tematiche, per lo sviluppo dell’organizzazione e per l’espansione continua che l’ha portata ad essere presente sul territorio italiano in maniera globale.
In sintesi, l’importante è essere espressione di un progetto e di una storia.
D. Tra le nuove figure professionali si sente spesso parlare dell’operatore di eventi, puoi spiegare ai lettori di ‘INTERVISTANDO’ chi è costui e che ruolo svolge?
R. Il professionista della progettazione e realizzazione eventi opera in diretta relazione con gli uffici marketing, gli uffici comunicazione-relazioni pubbliche e gli uffici stampa delle aziende.
Conosce il panorama degli eventi d’impresa e possiede la metodologia di lavoro che consente di costruire e gestire ogni evento in funzione degli obiettivi e delle politiche dell’impresa, praticamente ha competenze progettuali e organizzative.
D. Il tuo staff in che direzione mira?
R. Il mio staff effettua un continuo monitoraggio del mercato, progetta nuove idee nell’ambito dell’entertainment, del management, seguendo l’evoluzione dei processi e delle tecnologie, con immediata collocazione in ogni campo d’interesse.
D. Puoi spiegare ai giovanissimi cosa significa progettare un lavoro in contatto con un cliente reale e non tramite web, (internet sembra purtroppo voler dominare ogni settore)?
R. Significa potersi confrontare concretamente con le problematiche della realtà lavorativa.
Se questo avviene poi in un contesto competitivo, la creatività è ancora più stimolata.
Pertanto accumulare un elenco clienti-collaborazioni e partenariati stimola in maniera esponenziale.
D. Il tuo obiettivo nel lavoro qual è?
R. La soddisfazione delle esigenze del cliente.
D. Nel vasto settore conosciuto sotto il nome ‘eventi’ uno spazio di riguardo è riservato alle cerimonie, un ramo complicato e diversificato fatto di regole, formalità e galateo. Il tuo progetto a riguardo qual è?
R. Specializzare delle figure competenti nel settore, che possano essere in grado di progettare ed allestire strutture bellissime, preparandole ad ospitare: congressi, convegni, conferenze, simposi, seminari, workshop, tavole rotonde, convention, incentive, matrimoni e ricorrenze.
D. A tale scopo la tua agenzia cosa è in grado di fare?
R. Il mio team è in grado di rendere un ambiente semplice in un posto incantato, attrezzandolo completamente con: sedie, tavolo conferenza, impianti audio e luci, regia video con produzione e post produzione, pedane e quant’altro), senza limitazione di numero partecipanti.
D. La definizione “cerimoniale” racchiude un insieme di norme scritte o tradizionali che presiedono alla celebrazione di un atto solenne, avente carattere civile o religioso, come possiamo ritenere perciò tale evento?
R. Come un insieme di attività miranti ad accreditare presso una opinione pubblica l’immagine di efficienza di un'istituzione pubblica ai fini ‘promozionali’.
La mia società può curare tutti gli aspetti di questa attività, oppure occuparsi soltanto di offrire un supporto tecnico, purché la funzione di coordinamento sia condotta da un valido maestro di cerimonia.
D. Uno dei settori più delicati e difficili nella complessa arte dell’intrattenere è sicuramente l’animazione. Dedicarsi ai più piccoli richiede sicuramente pazienza, disponibilità e tolleranza, a differenza degli adulti per i quali occorre originalità, insomma qualsiasi età abbia l’interlocutore è difficile intrattenerlo senza farlo annoiare o indispettire, in tali circostanze un’agenzia seria come la tua cosa deve fare?
R. E’ essenziale che l’agenzia si avvalga di animatori capaci di ricreare uno spazio adatto solo per i bambini, dove poter captare la loro attenzione pur rispettando le loro mode e i loro stili.
Ciò premesso la mia struttura realizza e propone formule di animazione a tema per tutti i gusti.
A tal proposito l’equipe di addetti sempre armati di gioia di vivere, simpatia e abbigliati con abiti vivaci, spiritosi ed in armonia sono in grado di riprodurre un magico mondo di giochi, balli e spettacoli differenti per ogni festa, manifestazione o evento.
D. Per evento si intende concerto, sfilata, concorso di bellezza, sagra,folklore, ma per comprendere meglio cosa vuol dire creare un'evento interessando masse o singoli, cosa occorre comprendere?
R. Sarebbe utile far comprendere che tutto ciò vuol dire fare cultura, una parola latina derivata dal verbo “colere” che significa lavorare, dedicarsi ad un’attività.
D. Quindi cosa ci vuoi lasciare intendere?
R. Che in questa parola si può racchiudere tutto l’insieme di promozioni di sviluppo e di crescita umana. E’ intrinseca nella preparazione stessa dell’operatore o dell’interprete di eventi una qualche forma di impegno, di lavoro, di studio, trattandosi di cultura molto complessa.
D. Seguendo questo principio quindi si arriva a creare un evento che sia ludico, sportivo, musicale, artistico, ma pur sempre culturale?
R. Certamente. Bisogna avvertire un certo cambiamento di energia, cercando di renderne consapevoli gli altri…questo è l’estro del creare.
D. Sogno nel cassetto?
R. I sogni rimangono nel cassetto fino ad una certa età, poi un giorno decidi di aprire il cassetto per cercare di acceellerare i tempi, naturalmente facendoti aiutare un pò dal destino.
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