lunedì 26 gennaio 2009
Davide Nania, un giovane filmaker
Intervista esclusiva realizzata il 26 Gennaio 2009 da Ilaria Solazzo a Davide Nania per ‘castzine’.
Davide Nania ha 21 anni, è nato a Ginevra ed è un regista che ama il campo dello spettacolo in ogni sua forma. Ha tantissimi interessi che variano dalla letteratura all’antropologia, dal viaggiare al girare video. Timido con le ragazze, estroverso con gli amici, adora tutto ciò che è arte e creazione umanistica. Si sente stretto nel suo paesino e non vede l'ora di poter vedere il mondo più da vicino. La sua musica preferita è: Rock (Lostprophets, My chemical romance, Yellowcard, Blink 182, Sum 41, Green Day, Linkinpark, The Hives...), ma in generale ascolta di tutto. I programmi TV che segue sono: I simpson, I griffin, Scrubs, Dott. House, Blob, ma se si parla di film le cose cambiano: “Il sesto senso”, “Arancia meccanica”, “Io robot”, “Il signore degli anelli”, sono solo alcuni dei suoi preferiti. Per ciò che riguarda i libri da lui letti troviamo: “Il cavaliere inesistente” di Italo Calvino, “L'inferno” di Dante Alighieri, “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie,
“L'importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde e “La Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso. Una personalità complessa da conoscere meglio.
D. Chi è Davide Nania?
R. Sono nato il 13 Giugno del 1988 a Ginevra, in Svizzera.
D. Come mai tua madre partorì fuori Italia?
R. Sono nato in Svizzera perché mio padre era lì per lavoro, ma i miei genitori sono entrambi brindisini d’adozione da quando erano piccoli.
D. Sei nato a Ginevra ma quando hai visto per la prima volta l’Italia?
R. Nel 1994 la mia famiglia si trasferì a Sala Bolognese, nella provincia di Bologna, dove vivo tuttora.
D. A che età inizi ad appassionarti d’arte?
R. Nel 2002 finite le scuole medie mi iscrivo al liceo scientifico P.N.I. dell’ISIS Archimede, a San Giovanni. Qui comincio a sviluppare la mia passione per il teatro e per il cinema, iscrivendomi ad entrambi i corsi extrascolastici, (di teatro e cinema appunto), per tutti e 5 gli anni.
D. Il corso di teatro da chi fu tenuto?
R. Dal regista teatrale Andrea Cortesi, noto fra l’altro per essere stato un partecipante al gioco televisivo “Passaparola”. Ricordo che sotto la sua guida vincemmo un premio speciale della giuria ed anche un premio come miglior sceneggiatura in due diversi concorsi per lo spettacolo “La settimana studio”.
D. Ed il corso di cinema?
R. Dal regista Roberto Roppa, collaboratore, fra gli altri, del regista Pupi Avati.
D. Cosa accadde contemporaneamente nella tua vita in quel periodo?
R. Partecipai con parti secondarie ad alcune recite con la “Deficent Century Fox”, compagnia teatrale della parrocchia del mio paese.
D. C’è un anno che ritieni significativo per la tua formazione? Perché?
R. Il 2004, perché dopo un provino fui scelto da Roberto Roppa come protagonista del film “Oltre la rete”. La sceneggiatura fu scritta dai ragazzi del progetto cinema dell’ISIS Archimede. Il film fu proiettato al cinema Giada nel settembre 2005 ed ottenne critiche molto positive. La sensazione di vedermi sul grande schermo mi entusiasmò tanto da influenzare in modo definitivo il mio progetto esistenziale. Noi attori fummo inoltre ospiti di una puntata speciale del programma “Screensaver”, andato in onda il 3 Maggio 2006.
D. Trascorso quel momento di notorietà cosa decidesti di attuare?
R. Nel 2005 pochi giorni prima della proiezione del film “Oltre la rete”, io e due miei amici, Dario Bettocchi ed Andrea Cinelli detto ‘Ciccio’, ci riunimmo un pomeriggio per chiacchierare. Dario aveva portato una telecamera, così quasi per scherzo nacque il nostro primo cortometraggio, dal titolo “Capppuceto Roso”, (non è sbagliato si scrive proprio così con 3 “p”), una parodia della famosa favola.
Quello che doveva essere solo lo svago alternativo di un pomeriggio diventa un progetto serio: nasce la DDC films (Dario, Davide ‘n Ciccio films). Nei mesi successivi girammo “Il buono, il neutro e il malvagio” e “E’ sempre Christmas”.
Nel 2006 con l’entrata di un nuovo membro la DDC films cambia nome, per acquisire quello che poi diventerà definitivo ovvero: “DxS” che sta per ‘Dementi per Scelta’.
Purtroppo i miei gravi problemi di salute in quel periodo ci permettono di dar vita solamente al mediometraggio “TgL”, (una parodia dei telegiornali).
D. Dopo il diploma avevi due opzioni: lavorare o continuare a studiare, tu cosa scegliesti?
R. La seconda, infatti mi iscrissi al corso di “Scienze Antropologiche” presso la facoltà di Lettere di Bologna.
D. Nel 2008 mi racconti che finalmente la tua salute torna a brillare, quindi sei carico di energie tanto da…?
R. Be nel mese di Aprile creo con i miei amici e colleghi “Il pomeriggio di italia 1”, demenziale presa per i fondelli dei cartoni giapponesi e della pubblicità che funge da intermezzo. Il numero degli aderenti al progetto da quattro passa a nove.
Nell’ottobre dello stesso anno decido di scrivere il copione di un lungometraggio complesso da realizzare con i miei mezzi, con molti ruoli…amplio in questo modo il giro dei partecipanti alla “DxS”. Il risultato è che le riprese, iniziate a metà Dicembre, devono ancora terminare in quanto l’intervento di 20 attori e di una quarantina di comparse, tutti selezionati dal mio giro di amici, (che per fortuna è vasto), mi fa comprendere la complessità dell’opera. Mi rende felice nonostante tutto l’entusiasmo dei partecipanti. Le riprese del film termineranno probabilmente a Giugno, e il film verrà proiettato ai primi di Settembre.
D. Ed in qualità di attore cosa farai?
R. Nei mesi di Luglio ed Agosto del 2009 parteciperò al film diretto dal regista Marco Nocera, (mio amico e “collega”), nel quale interpreterò uno dei quattro ragazzi protagonisti.
D. Tutti i cortometraggi ed i lungometraggi della DDC films/DxS da chi sono stati scritti e diretti?
R. Da me, i miei amici mi hanno aiutato limando dei dettagli o aggiungendo qualche Gag. Ovviamente vi ho partecipato anche come attore, sia con parti principali che secondarie.
D. Le tue produzioni di che genere sono?
R. Comico - parodico.
D. Da chi ha ricevuto in eredità l’amore per l’artificio dello spettacolo?
R. E’ una passione nata abbastanza spontaneamente in me, ma devo dire che i miei genitori hanno sempre appoggiato e incoraggiato le mie passioni. Inoltre anche loro hanno il loro passato in campo artistico. Mia madre ha studiato all’accademia delle belle arti di Lecce e mio padre da giovane si divertiva a scrivere recite teatrali e canzoni per chitarra.
D. Generalmente come è organizzata la tua giornata?
R. L’università mi permette di avere orari molto elastici, quindi non ho uno schema preciso. Comunque dedico molto tempo a quelle che sono le mie passioni, cioè girare video e scrivere, (non solo copioni, ma anche racconti, poesie, romanzi), tranne durante il periodo di preparazione agli esami, in cui metto da parte gli impegni per concentrarmi sullo studio.
D. Qualche buona lettura che vuoi consigliare ai lettori di ‘Intervistando’?
R. Come opere legate al teatro, (genere che amo molto), mi sento di consigliare, oltre ad un classico immortale come l’Otello di Shakespeare, “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde e “Aspettando Godot” di Beckett. Inoltre consiglio, a chi non l’avesse ancora fatto, di leggere un capolavoro come “Il signore degli anelli” di J.R.R.Tolkien: trovo che il suo modo di narrare storie sia assolutamente ineguagliabile, era un uomo con una fantasia e una genialità non comuni.
D. Il tuo stato d'animo dominante è?
R. L’ansia. Qualunque cosa faccio tendo ad essere molto ansioso. Cerco di fare le cose sempre come voglio io e finisco per pretendere troppo anche da me stesso.
D. Quando sei scoraggiato che fai?
R. Cerco di rialzarmi, sempre. Una delle poche caratteristiche di cui sono orgoglioso è la mia capacità di farmi coraggio e rialzarmi rafforzato dall’ennesimo fallimento, pronto per ricominciare.
D. Un motto, un pensiero che ti contraddistingue?
R. Ieri è storia, domani un mistero, ma oggi è un dono. Ecco perché si chiama presente.
D. La regola che preferisci infrangere?
R. Quella dell’uniformarsi al gregge. Al mondo d’oggi tutti seguono come caproni la massa, oppure nel tentativo di allontanarsene si uniformano lo stesso sul fronte opposto. Io tento sempre di ragionare con la mia testa, non accetto “verità rivelate” da altri.
D. Hai mai fatto qualcosa a qualcuno di cui poi ti sei pentito?
R. Si, tantissime. La cosa di cui mi vergogno di più è stata la volta che ho rovinato il rapporto con un mio amico per colpa della mia gelosia verso una ragazza.
D. Nella tua valigia cosa non manca mai?
R. Una penna, un bloc notes e tanti, tantissimi sogni.
D. Non puoi fare a meno di…?
R. Uscire con gli amici e cercare sempre di conoscere nuove persone.
D. Ti comunicano che mancano tre ore all'impatto con un gigantesco meteorite, che fai?
R. Organizzo al volo una festa pazza con musica, alcolici e chi più ne ha ne metta. Chiamo i miei amici e passiamo le ultime tre ore nel modo più bello ed allegro possibile. Se non c’è niente da fare a cosa serve disperarsi?!
D. Sogno nel cassetto?
R. Diventare un grande attore, un grande regista o un grande scrittore, (dipende da dove la fortuna mi darà una mano).
D. Progetti futuri?
R. Sto realizzando un romanzo, il film di cui ho già parlato sopra, e spero di mettermi in mostra presto partecipando a concorsi per cortometraggi e racconti.
D. Cosa ti aspetti dal futuro?
R. Di non dover mai guardare indietro e scoprire che ho sprecato la mia vita senza far nulla. La vita è imprevedibile e vola via. Non rimpiangerò i miei errori, perché servono a maturare, ma penso che sprecare la vita passivamente sia la cosa peggiore che si possa fare.
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