Intervista esclusiva realizzata il 12 Gennaio 2007 da Ilaria Solazzo a Gianluca Monteforte per ‘castzine’.
Da piccolo il sogno di Gianluca Monteforte era diventare miliardario, ma poiché era obiettivamente irrealizzabile, ha cominciato ad appassionarsi alla vis comica.
Teatrante burlesco nel tempo libero ama viaggiare, guardare film e navigare in internet.
D. Come definirebbe il suo modo di far ridere?
Da piccolo il sogno di Gianluca Monteforte era diventare miliardario, ma poiché era obiettivamente irrealizzabile, ha cominciato ad appassionarsi alla vis comica.
Teatrante burlesco nel tempo libero ama viaggiare, guardare film e navigare in internet.
D. Come definirebbe il suo modo di far ridere?
R. Parzialmente improvvisato, disordinato, ma diretto e senza sconti di fine stagione.
D. Cos’è per lei l’umorismo?
R. Una delle tante sfaccettature dell’umorismo è lo smontare i falsi avvenimenti per mettere a nudo la verità con la necessaria vena ironica.
D. Da cosa nasce la sua comicità?
R. La mia vena comica nasce dal sangue umoristico.
La mia vena è ‘aorta’…anzi a ORTE vicino Roma.
La mia vena è ‘aorta’…anzi a ORTE vicino Roma.
D. A quali modelli di comicità si ispira?
R. Primo fra tutti a Massimo Troisi per la sua semplicità nel raccontare , ma poi vi è Vincenzo Salemme per la sua genialità , Roberto Benigni per la sua poesia dantesca ed infine Franco Franchi e Ciccio Ingrassia per la loro sana risata di pancia.
Senza dimenticare il grande Gigi Proietti per il suo istrionismo.
Fiorello ed Enrico Montesano li adoro per il loro talento ciarliero.
,D. Perché a suo parere, sempre più spesso, vengono richiesti dei comici per intervenire in occasione di incontri, feste ed eventi?
R. Se penso alle conferenze in cui si parla per tre ore di fila affermo che i comici a quel punto diventano un modo per rompere la monotonia e per allentare le tensioni.
D. Patch Adams è un film del 1998 prodotto negli USA liberamente tratto dall'autobiografia di Hunter Adams che narra di un personaggio controcorrente che introduce la risoterapia nei primi anni '70.
Da questo film si è iniziata a diffondere la cultura del sorriso anche in Italia; lei ha mai pensato di collaborare con delle associazioni di volontariato per regalare un sorriso a chi sta male?
R. Certo che si! Donare un sorriso, un abbraccio o una carezza, senza pretenderla, non costa nulla e…anche se costasse qualcosa diventerei povero per spendere ricchezza a favore di un sorriso.
D. Beppe Grillo, sta portando avanti varie battaglie, tra cui anche quella contro il precariato.
Che idea si è fatto in merito?
Che idea si è fatto in merito?
R. La parola pre –cariato secondo me sta già per ‘cariato dall’inizio’.
Se non si curerà in tempo saranno dolori.
Se non si curerà in tempo saranno dolori.
D. Ci racconti una barzelletta che ci distolga dalle tragedie quotidiane?
R. Potrei fare una battuta al volo, ma non so giocare a pallavolo…Scherzo!
Un tizio vince 6 milioni di euro alla lotteria.
Corre a casa e dice dalla moglie dicendo: ‘Cara ho vinto 6 milioni di euro alla lotteria, prepara le valigie.
Lei chiede al marito: ‘Caro cosa ci metto dentro? Le robe invernali o estive?’.
Il marito prontamente risponde alla moglie: ‘Metti quello che vuoi basta che ti levi in fretta dalle scatole’.
Corre a casa e dice dalla moglie dicendo: ‘Cara ho vinto 6 milioni di euro alla lotteria, prepara le valigie.
Lei chiede al marito: ‘Caro cosa ci metto dentro? Le robe invernali o estive?’.
Il marito prontamente risponde alla moglie: ‘Metti quello che vuoi basta che ti levi in fretta dalle scatole’.
D. Se potesse fare uno stage chi vorrebbe come suo maestro tra Claudio Bisio, Giorgio Panariello e Teo Teocoli?
R. Francamente tutti e tre.
Teo Teocoli come maestro di trasformismo facciale, Giorgio Panariello come maestro di trasformismo vocale e Claudio Bisio come maestro di vita attoriale.
D. Cosa farà nei prossimi mesi?
R. Cercherò di interpretare famosi sketch che hanno fatto ridere il pubblico.