martedì 9 dicembre 2008

Florinda Ciracì speaker di Idea Radio



Intervista esclusiva realizzata il 9 Dicembre 2008 da Ilaria Solazzo a Florinda Ciracì per ‘castzine’.

Florinda Ciracì è nata in Puglia a Latiano, (Brindisi), 31 anni fa. La sua esperienza decennale come speaker radiofonica ha avuto inizio negli studi di Idea Radio. Ha avuto la possibilità di lavorare al fianco di numerosi speaker e di varie altre figure professionali. Conduce da tempo un programma nella fascia pomeridiana a cui non ha ancora dato un nome per mancanza di tempo. E’ disposta ad accettare consigli dai lettori di ‘Intervistando’ che volessero suggerirgliene qualcuno originale.





D. Florinda, ricordi le motivazioni che ti hanno spinto verso la carriera radiofonica e il tuo primo programma?
R. Il mondo della radio e dell'informazione in generale mi ha sempre affascinato. Non c'è stato un motivo in particolare che mi ha spinto a fare radio. Chi ama questo mondo prima o poi ci finisce dentro per una serie di fatalità, come è successo a me. Il mio primo programma lo ricordo ancora. A fare la prima richiesta radiofonica è stato l'ultimo esemplare del tirannosauro rex...ovviamente scherzo, (non c'era bisogno di dirlo..spero). Il mio primo programma era interamente fatto dai radioascoltatori con dediche e richieste che non finivano mai, (per mia fortuna). Tramite telefono e tramite posta, (all'epoca non c'erano ancora sms ed e-mail)…arrivavano davvero tantissime richieste.
D. Rispetto agli esordi, com’è cambiato il tuo modo di fare radio?
R. Non so! Probabilmente dovrebbe dirlo qualcuno che mi segue, (molto coraggiosamente), sin dagli inizi, che mi ascoltava allora e che mi ascolta ancora adesso. Diciamo che dall’epoca ad oggi sono cambiate per me molte cose: ho cominciato che ero una ragazzina ed ora sono una trentenne. Perciò è naturale che questi “passaggi”, questi “cambiamenti” abbiano avuto una ripercussione anche sul lavoro che faccio che è fatto di canzoni, di pensieri, di parole e di idee… Purtroppo, non ho l'abitudine di riascoltarmi, perché non mi piace farlo. Ad ogni modo, spero di essere migliorata almeno un po’.
D. I tuoi brani preferiti quali sono nel 2008?
R. Dipende da quanto spazio posso occupare con questa intervista! Sono davvero tanti ed è difficile scegliere. In questo periodo, ad esempio, mi incuriosisce molto la musica latinoamericana: Ibrahim Ferrer, Omara Portuondo, (molti li ricordalo per il film Buena Vista Social Club), ma anche Chavela Vargas, Cesaria Evora, Dulce Pontes, ecc.
D. Quali sono i pregi ed i difetti di questa tua professione?
R. Un pregio è sicuramente quello che la radio ti porta a conoscere tantissime persone; dal personaggio pubblico che conoscono un po’ tutti alla casalinga che si fa i fatti suoi in casa mentre ascolta la radio e ti chiama perché mandi un brano troppo soft e lei, che sta già sta stirando, giustamente, ha bisogno di ascoltare qualcosa di più movimentato. Difetti ancora non ne ho trovati.
D. Raccontaci la cosa più divertente che ti è successa durante una diretta radiofonica?
R. Proprio divertente non direi. Una volta ero in diretta e sono venuti a trovarmi dei radioascoltatori. Tra una chiacchiera e una richiesta ho dimenticato il microfono aperto. Ricordo anche che fu un'ascoltatrice ad avvisarmi. Che figuraccia!
D. Quando eri piccola cosa sognavi di fare in età adulta?
R. La fotografa. Poi è diventato il mio hobby.
D. Tra i tuoi colleghi chi è colui con il quale ti senti a tuo agio?
R. Che domande! Ma ovviamente con tutti.
D. Quante ore settimanali dedichi ad ‘Idea Radio’?
R. Vuoi sapere da contratto? Dai scherzo! Non so…non le conto mai.
D. Cosa provi quando interagisci telefonicamente con i tuoi radio-ascoltatori?
R. Dipende! Quando mi fanno i complimenti sono felicissima e li amo, altrimenti chiudo al primo insulto. No, dai...è qualcosa di speciale, sopratutto quando chiamano per chiederti un consiglio perché hanno rotto con il proprio ragazzo o ragazza; quando ti sentono amica e ti chiamano per sfogarsi per qualche situazione ingarbugliata che stanno vivendo oppure quando chiamano semplicemente per chiederti l'indirizzo per mandarti un caffè.
D. Il tuo sogno nel cassetto è?
R. Vincere la lotteria e girare il mondo.
D. Progetti futuri?
R. Ci sto pensando...non ho le idee molto chiare! Posso risponderti tra qualche anno?
D. Un consiglio per i giovani che vogliono iniziare a fare radio?
R. Se volete fare radio fatelo per voi pensando agli altri, cioè non pensate di fare radio per mettervi in mostra, ma per riuscire a trasmettere quello che di bello avete nel vostro cuore e nella vostra testa. A volte chi fa radio dimentica proprio la cosa più importante: che dall'altra parte ci sono “persone” che l'ascoltano.
D. Un tuo segno particolare?
R. Bellissima!!! Scherzo!!!! Non ho particolari segni di riconoscimento... fortunatamente. I miei genitori mi hanno messo un microchip in caso mi smarrisco, ma ad occhio nudo non si vede.
D. Un saluto per gli amici di ‘Intervistando’.
R. E' proprio necessario? O mamma! Che richiesta difficile! Puoi farmi la domanda di riserva? Eccolo... ce l'ho! “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”. Che filosofa che sono!!!
Un bacio a tutti! E ovviamente ascoltate Idea Radio www.idearadionelmondo.it