lunedì 8 settembre 2008
Biagio Landi scultore per Miss Universo
Intervista esclusiva realizzata l'8 Settembre 2008 da Ilaria Solazzo a Biagio Landi per ‘castzine’.
Biagio Landi è nato a Salerno nel 1962. Si è diplomato presso l’istituto statale d’arte di Salerno nel 1981. Si occupa di scultura a tuttotondo e a rilievo; la sua produzione include anche oggettistica e complementi d’arredo. Ha partecipato a concorsi e rassegne culturali tra cui: nel Giugno del 1987 ‘Culturale cilentano’; al premio internazionale città di Cava per ben tre volte, nel 1987 classificandosi terzo, nel 1988 classificandosi secondo e nel 1989 classificandosi quarto. E' stato nel 1991 il primo classificato durante il premio nazionale di arte figurativa Montesanart. Ha realizzato opere per l’ente comune di Salerno, (ritratto del maestro di arti marziali Dario Ambra), altorilievo in terracotta, anno 2001, palestra comunale Parco Arbostella, Salerno; per l’ente comune di Minori,(Salerno): arco romano, altorilievo in terracotta, cm. 360 X 250, 2000-2001, collocato su una pala all’ingresso della città…e non solo. Di recente ha dato vita per il premio “Filippo Gagliardi” ad un bassorilievo in terracotta cm.42x43,2008, raffigurante un particolare del portale centrale della facciata della chiesa di Sant’Anna in Montesano sulla Marcellana, (Salerno).
D. Parlaci un po' di te, da dove vieni, chi sei e soprattutto perché e come hai scelto l' arte e di voler essere un artista?
R. Sono nato 42 anni fa a Salerno dove tutt'ora vivo.
Mi sono diplomato presso l'istituto d'arte di Salerno ed e' proprio in quella scuola che la mia passione per l'arte ha avuto il sopravvento su di me, praticamente da quando le mie mani hanno iniziato a plasmare l'argilla, (la materia, che e' anche il titolo della mia prima personale "La Dimensione della materia"), non hanno più' potuto farne a meno.
D. A cosa si deve la tua scelta di vivere a Salerno?
R. Sono molto legato a questa città. La scelta di rimanere a Salerno é dettata principalmente da due fattori.
La prima, perché é stata la città della mia formazione che vanta notevole pregio nell'arte della produzione artistica legata alla ceramica e la seconda dovuta al clima ed alla luce del luogo, che ispirano la mia produzione.
Anche se, con onestà ti dico che, questa città non offre molte opportunità di proporre arte, in quanto gli enti locali promuovono solo la produzione artigianale.
Pochi incoraggiamenti vengono solo da qualche associazione culturale privata.
D. Come hai scoperto la tua vocazione di pittore-scultore?
R. Già da bambino ero attratto da tutto ciò che fosse possibile manipolare.
La mia prima confezione di plastilina mi fu regalata alle elementari.
Ero un bambino molto curioso, facevo mille domande, ero attratto e lo sono ancora di più oggi,da tutto ciò che mi circonda.
Ma la vera svolta si é verificata alle superiori, quando il mio professore di plastica durante il primo trimestre mi diede un brutto voto, proprio nella materia che maggiormente mi entusiasmava.
Quel voto negativo mi indispettì talmente tanto che nel secondo trimestre riuscii a convincere il mio docente che si era sbagliato nel valutarmi, gli dimostrai le mie ottime capacità.
E’ curioso, ma non ti nego che ancora oggi quando incontro per strada il mio ex insegnante di plastica, il dottor Luigi Paolelli, e gli ricordo di quel voto sorridiamo.
Io lo ringrazio sempre perché mi diede la carica giusta per affrontare questo mestiere, per questo motivo
sono soddisfatto di averlo avuto come ospite quest'anno ad una mia personale intitolata "La Dimensione della materia".
D. Raccontami meglio cosa intendi per "ARTE" che non dipende dalla volontà.
R. Secondo me non esiste un concetto di arte oggettiva in assoluto.
Per me l'arte è sempre una volontà umana.
D. Ma entriamo più nello specifico, a mio avviso sei un bravo scultore, perché riesce a trasformare vari materiali in opere fantastiche.
Spesso guardando le tue creazioni sento una forte spiritualità, sono opere forti e dignitose le tue.
Raccontami un po' di loro.
R. La spiritualità che vedi nelle mie creazioni la distinguerei tra le opere di arte sacra e quelle di arte in genere.
Nelle opere di arte sacra c'è comunque un preciso riferimento all'iconografia classica, anche se cerco di dare sempre alle opere che realizzo un'impronta del tutto personale.
Nelle altre opere do libero sfogo ai sentimenti del momento, tutto viene da sé in un continuo susseguirsi di sensazioni che si tramutano in forme, volumi, idee di colore e rappresentazioni di movimento: “La spiritualità di quel genere di opere va interpretata, anche come rappresentazione di puro e semplice stato d'animo e senza caricare le motivazioni di chissà quali significati”.
D. Rendi partecipi i lettori di ‘INTERVISTANDO’ della tua visione del mondo. Che vita vorresti?
R. L'utopia è l'essenza di fare arte, senza, tutto si ridurrebbe a sterile accettazione del già tutto prestabilito e confezionato, mentre per cambiare il mondo bisogna cercare di superare i modi di vedere.
D. Tutto si trasforma, tutto muta, io spesso quando ammiro le tue opere le sento cariche di una profonda dignità, le sento vive. Che tecniche specifiche usi?
R. Dignità, perché lascio sempre in evidenza la materia prima con cui le realizzo.
Vive, perché il movimento, le forme, i colori e la luce le rendono tali.
D. Come ti senti quando crei?
R. Sono sensazioni difficilmente spiegabili a parole…avverto la sensazione del tempo che sfugge.
Ho spesso fretta di fermare un concetto per sentirmi soddisfatto.
D. Quando guardi le tue "creature" quali sono i pensieri e quali sono i sentimenti?
R. Purtroppo, lo stato di grazia che provo, come dicevo poc’anzi, dura poco più del tempo di realizzazione dell' opera. Poi divento critico con me stesso perché immagino come avrei potuto risolverla diversamente, anche se ciò è costruttivo perché mi da modo di superarmi, di produrre sempre qualcosa di diverso.
D. Nelle tue mani sono molti i materiali che danno forma alle tue opere: marmo, ferro, bronzo, acciaio, cosa ami di più e perché?
R. Sicuramente l'argilla! La plasmi con facilità, (ma con la giusta tecnica), anche senza l'utilizzo di utensili, ma con le proprie mani, le proprie dita.
Si ha in tal modo una percezione tattile che altri materiali non danno.
D. Le tue opere son tutte “figlie tue” e le ami tutte allo stesso modo oppure ne hai una “prediletta”?
R. Ogni opera per me ha una valenza diversa una dall'altra.
Non e' possibile amarle tutte allo stesso modo; ognuna appartiene ad un momento, un periodo della mia vita. L'opera alla quale sono più legato, è " Forme plastiche", una scultura in terracotta, una delle mie realizzazioni nata quando ancora non avevo un laboratorio tutto mio.
Ricordo che per ultimarla dovetti chiedere ad una collega vietrese la cortesia di cuocere nel suo forno anche la mia scultura. L'emozione che provai quando fu ultimata la fase di cottura non la dimenticherò mai.
D. Quando si sceglie una scultura lo si fa sulla base di qualcosa che invoglia, incuriosisce e coinvolge.
I tuoi lavori perché, a parer tuo, dovrebbero invogliare i clienti all'acquisto?
R. Bella domanda. Questo è un argomento che mi mette davvero in difficoltà, (quello dell'acquisto intendo). Vorrei che chi acquista una mia opera lo faccia perché riesce a coglierne in essa parte dei significati e delle emozioni che ho cercato e provato nel realizzarla; ma mi gratifica anche il semplice fatto che sia stata scelta, anzi mi incuriosisce sapere dagli acquirenti quale e' stato il loro ‘input’ all'acquisto…ciò mi da altra energia per realizzarne delle altre.
D. Quante porte ti sono state sbattute in faccia e quali ostacoli apparentemente insormontabili hai dovuto superare?
R. E' capitato di riceverne un po’, ma mi sono rifatto subito.
Devi sapere, che un architetto professionista di Salerno, mi ha negato di poter realizzare un Cristo da collocare sull'altare di una chiesa da lui progettata sol perché io non avevo un ricco curriculum.
L'opera fu affidata ad un'artista "conosciuto".
A distanza di un anno mi è stata offerta l'opportunità di realizzare tre bassorilievi in terracotta raffiguranti i Santi Martiri Salernitani, collocati sulla facciata di una delle chiese tra le più importanti della città, il Sacro Cuore di Gesù in piazza ferrovia.
Detti Santi sono per i salernitani, ( la leggenda vuole che siano i difensori della città), molto importanti, perché seguono il Santo Patrono, San Matteo,in processione il 21 settembre.
Come vedi per me il tempo e' stato galantuomo.
D. Per chiudere questa intervista... cosa vorresti aggiungere? Cosa vorresti far conoscere di te e del tuo mondo?
R. Mi dai l'opportunità di parlare di un’iniziativa che mi vede coinvolto in qualità di vice presidente.
Si tratta di un' associazione di volontariato che si occupa del trasporto di emodializzati.
E' nata da poco, stiamo affrontando delle spese, che vanno dalla cancelleria ai mezzi di trasporto.
Ci stiamo autotassando, poiché i soldi non bastano mai.
Ho pensato di mettere in vendita, ad un prezzo simbolico, una delle mie collezioni di collane realizzate in ceramica per offrire una parte del ricavato all'associazione stessa.
Colgo l’occasione per fare un piccolo cenno alla mia collezione di collane creata esclusivamente per la manifestazione legata a Miss Universo 2008.
Si tratta di collane, o meglio di opere d'arti, come ama definirle il noto critico Beppe Palomba, realizzate in ceramica, modellate e decorate a mano…sono veri e propri pezzi unici.
D. Un saluto agli amici di ‘INTERVISTANDO’.
R. Vorrei ringraziare innanzitutto te per avermi presentato al tuo pubblico che spero mi continuerà ad apprezzare nel tempo.
Un caro saluto a tutti gli amici del sito 'INTERVISTANDO' dall'artista Landi.
D. Quale messaggio vuoi rivolgere alla gente?
R. Sono convinto che sia giunto il momento per la nostra società, a volte superficiale, di cambiare in meglio.
Il futuro del pianeta è nelle mani dell'arte che va maneggiata con cura.
Per dare un colore ai vostri sogni regalate e regalatevi un'opera targata Biagio Landi.
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Ottimo, veramnte interessante
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